La riorganizzazione delle catene del valore e l’evoluzione dei processi di approvvigionamento, indispensabili per garantire la tenuta del sistema produttivo e fronteggiare le ulteriori discontinuità future, sono state al centro dell’edizione 2022 dell’annuale convegno organizzato dallla corporate university del Gruppo Hera, quest’anno intitolato “Approvvigiona-Menti: ripensare le catene del valore per affrontare le crisi globali”.
Perseguire processi sempre più sostenibili e resilienti rappresenta, infatti, la reale sfida in un momento di forte crisi del sistema globale in ambito supply chain, che ha determinato nei processi di approvvigionamento una significativa scarsità di risorse (sia materie prime che risorse umane) e un forte disequilibrio tra domanda e offerta, soprattutto in alcuni settori maggiormente impattati (dall’energia all’industria, dall’alimentare alla chimica).
Accademici e professionisti del settore hanno preso parte a questo confronto di valore, aperto dal Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, che ha così commentato: “Anche il 2022 è un anno particolarmente complesso dal punto di vista economico e sociale: la prolungata instabilità geopolitica internazionale, la forte tensione e volatilità sul mercato globale dell’energia, l’aumento dell’inflazione e le previsioni negative sulla crescita economica per il 2023, rendono particolarmente sfidante per le imprese la definizione e l’attuazione di programmi di sviluppo industriale. In tale contesto, fortemente impattato dalla “tenuta” delle supply chain globali, anch’esse caratterizzate da una significativa crisi di sistema, sono convinto che strategie improntate all’economia circolare e all’innovazione possano rappresentare soluzioni efficaci per salvaguardare, migliorandoli, i modelli produttivi attuali, puntando a una riduzione degli sprechi e a una gestione più consapevole delle risorse per garantire la continuità del business anche dal punto di vista della stabilità delle forniture. Ascolto, tempestività nella risposta e reputazione sono stati e restano i nostri tratti distintivi nella relazione con i fornitori: proprio le misure concrete che abbiamo messo in campo a loro supporto, anche in uno scenario così complesso, ci hanno consentito di assicurare l’operatività dei cantieri e di conseguenza la continuità dei servizi, confermando i nostri piani di investimento con conseguenti ricadute positive per i territori serviti.”
Rivedere i sistemi di governance rappresenta lo step iniziale per l’evoluzione dei processi di approvvigionamento verso modelli più sostenibili e resilienti, ponendo attenzione sia alle tecnologie sia alla gestione del rischio. In particolare, lo sviluppo di modelli circolari e l’innovazione delle catene di valore rappresentano un paradigma economico emergente in grado di integrare i modelli produttivi attuali, puntando a una riduzione degli sprechi e a una gestione consapevole delle risorse e dei consumi, in modo da rendere più efficaci i processi di approvvigionamento e assicurare la continuità operativa e la tenuta del sistema produttivo.
La solida relazione con i propri fornitori rappresenta per il Gruppo un punto di partenza per garantire qualità e continuità dei propri servizi e per l’evoluzione dei processi di approvvigionamento. Per questo, in una situazione di mercato volatile e con gravi problemi di approvvigionamento delle commodity, il Gruppo Hera ha introdotto una serie di misure concrete per sostenerli: ne sono un esempio le revisioni dei principali contratti con l’introduzione di appositi meccanismi di adeguamento dei prezzi e il supporto logistico, che hanno già portato beneficio a oltre 300 operatori tra fornitori e appaltatori.
Il convegno di HerAcademy ha rappresentato anche l’occasione ideale per riflettere sulle sfide del contesto globale ma soprattutto per ricordare la centralità delle persone in tema di nuove competenze e sviluppo del capitale umano. La sfida oggi è quella di far fronte all’attuale instabilità del mercato del lavoro e alla crescente difficoltà di reperire profili in linea con i propri fabbisogni e con l’evoluzione continua della domanda. Proprio per soddisfare il crescente fabbisogno di profili tecnici e operativi, fondamentali per vincere le sfide della transizione energetica, la multiutility ha recentemente avviato una capillare campagna di acquisizione dei talenti in collaborazione con ManpowerGroup. Saranno 300 le risorse che entro il 2030 saranno formate e successivamente assunte dalla multiutility o dalle aziende fornitrici che supportano il Gruppo nella gestione dei servizi.