Secondo operatore nazionale del comparto per volumi di acqua fornita, il Gruppo Hera ha pubblicato la quattordicesima edizione del report tematico di sostenibilità “In buone acque” sulla qualità dell’acqua potabile. Ogni giorno, infatti, la multiutility fornisce acqua potabile economica, sicura e controllata da oltre un milione di analisi all’anno, riuscendo a garantire la continuità di una fornitura tanto essenziale.
Tutto questo viene reso possibile grazie ad una politica di investimenti di lungo corso da parte dell’azienda che solo nel 2021 ha destinato al ciclo idrico integrato quasi 200 milioni di euro.
Uno dei principali obiettivi del report è quello di affrontare e sfatare alcuni falsi miti che distorcono la percezione pubblica del tema. Un esempio è la reale conoscenza della spesa annuale per l’acqua che la maggior parte degli italiani ignora, assieme alle attività che riguardano il servizio idrico integrato.
Anche a proposito dei consumi idrici giornalieri le idee sono poco chiare: il 68% delle persone stima fra i 155 e i 190 litri, ma vengono raggiunti ormai i 220 litri. Proprio per promuovere un maggiore risparmio di acqua, Hera mette a disposizione il Diario dei consumi per confrontare i propri consumi di acqua con quelli di altri.
Nel territorio servito dalla multiutility, l’acqua viene controllata da oltre 3.200 analisi al giorno, effettuate dai laboratori del Gruppo ma anche da Romagna Acque e dalle Asl territoriali, che confermano che l’acqua è non soltanto buona – con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia in commercio, ma è anche sicura – con valori di cloruro, nitrato e nitrito inferiori di oltre l’84% ai limiti di legge.
Con il report, del resto, Hera rende possibile controllare, territorio per territorio, i valori corrispondenti ai tanti diversi parametri dell’acqua, fornendo poi un dettaglio ulteriore con l’etichetta dell’acqua in bolletta, dove sono indicati i risultati delle analisi per ogni singolo comune servito, aggiornati ogni 6 mesi per ben 19 parametri, confrontati – ove possibile – con i limiti di legge. Il report fornisce anche i risultati delle analisi, tutti rassicuranti, che il Gruppo Hera effettua per ricercare anche i cosiddetti contaminanti emergenti, per i quali la legge non fissa ancora un limite sulla loro presenza nelle acque potabili.
L’operazione trasparenza è integrata dalla app gratuita Acquologo che ad esempio, oltre a fornire ulteriori informazioni sulla qualità dell’acqua potabile, consente ai titolari di un contratto acqua stipulato con Hera di fare l’autolettura e ricevere avvisi sulle interruzioni programmate del servizio. Inoltre, l’area web dedicata www.gruppohera.it/acqua fornisce consigli utili per il risparmio idrico ma anche risposte alle domande più ricorrenti.
I vantaggi per chi sceglie di bere acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia sono anche economici: una famiglia di tre persone che faccia questa scelta, infatti, può risparmiare in media fino a 480 euro all’anno. Il 54% dei clienti Hera si è già orientato in questa direzione, aiutando così anche l’ambiente attraverso il mancato consumo di oltre 300 milioni di bottiglie di plastica. Se lo facessero tutti, altri 420 milioni di bottiglie potrebbero essere evitati.
“La chiave di ogni miglioramento è fatta di consapevolezza, e questo report ha il preciso obiettivo di veicolare informazioni utili a un corretto dibattito sull’acqua, continuando altresì a rendicontare in maniera puntuale gli investimenti e la qualità dell’acqua distribuita da Hera nei territori serviti. Un’acqua di cui ci si può davvero fidare e che il 54% dei nostri clienti utilizza già per dissetarsi al posto di quella in bottiglia, un dato superiore alla media italiana pari al 29% e che auspichiamo aumenti ancora in futuro nella direzione della sostenibilità ambientale e del risparmio economico.” Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera