Ascot, la società siciliana attiva nella produzione di energia elettrica, ha presentato ai CEOforLIFE Awards il progetto “Fuel Free Energy Transition”, cioè un percorso di transizione da Full “engine powered” a Full “renewable powered”, che si svilupperà a tappe e macchia di leopardo e che sarà dettato dall’evoluzione tecnologica dei vari Paesi: il lavoro di Ascot sarà proprio quello di accompagnare i clienti e i Paesi in questo processo. La missione dunque, secondo quanto comunicato dall’azienda stessa, “è quella di andare su luoghi e su mercati per esplorare i bisogni e sviluppare sistemi innovativi e personalizzati che creano valore per il cliente”.
Un approccio tailor-made, pensato per funzionare in modo ottimale adattandosi non solo all’ambiente e alla sua sostenibilità ma anche alle diverse culture che lo devono utilizzare. “L’energia intelligente e sostenibile è ciò che il mondo si aspetta – spiega ancora Ascot –,sistemi affidabili, capaci di autodiagnosticarsi e ripararsi per mezzo di algoritmi predefiniti, che commutano automaticamente su fonti alternative, per garantire la continuità del servizio, nel frangente di tempo necessario per l’intervento umano. Parliamo di sistemi complessi ed intelligenti il cui hardware viene gestito da tecnologie IOT che ne garantisce affidabilità e continuità dei sistemi collegati”.
L’impegno di Ascot ha già consentito all’azienda di ridurre il suo carbon footprint del 78%: se si pensa che l’impatto mondiale nel settore telecom rappresenta il 9.9% dell’inquinamento, la riduzione del 78% porterebbe a un impatto notevole.