Nel 2024, il mondo ha perso oltre 6 milioni di ettari di foreste. Diffuso da Al Jazeera, questo dato allarmante richiama l’urgenza di intervenire per salvaguardare il polmone verde del Pianeta. Ogni albero abbattuto rappresenta una minaccia per l’equilibrio climatico globale, un passo indietro nella lotta contro il riscaldamento globale e un colpo inferto alla biodiversità.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: eventi climatici estremi sempre più frequenti, ma anche un impatto diretto sulla salute umana. Come evidenzia il Financial Times, la deforestazione facilita la diffusione di malattie infettive. In Guinea, ad esempio, è stata collegata all’epidemia di Ebola. Earth.org sottolinea come la perdita di habitat naturali favorisca la proliferazione di vettori patogeni responsabili di malattie come dengue e malaria.
Ma c’è anche chi sta reagendo. E lo fa con visione, responsabilità e tecnologia. Il mercato globale dei servizi di piantumazione alberi – i cosiddetti “tree planting service” – è in forte espansione: secondo Business Research Insights, supererà il miliardo di euro entro il 2032, con una crescita annua del 15%.
Accanto alle istituzioni – come il governo britannico, che ha destinato oltre 200 milioni di sterline a progetti forestali – si muovono anche le imprese. È il caso di KONE, multinazionale leader nel settore degli ascensori, che ha scelto di investire concretamente nella riforestazione italiana. In collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università di Padova e Società Benefit B Corp, KONE sostiene l’iniziativa WOWnature, KONE ha contribuito alla piantumazione di oltre 3.500 alberi solo nel 2024.
“Una realtà aziendale oggi deve essere non solo efficiente, ma anche responsabile verso l’ambiente e la società – spiega Gilberto Crippa, Head of Customer Solution Engineering di KONE Italy & Iberica –. Ogni albero piantato rappresenta un’azione concreta contro la crisi climatica e per la creazione di ecosistemi resilienti”.
Anche la tecnologia si sta rivelando una preziosa alleata. In Nigeria, si punta sul biogas, prodotto da rifiuti organici, per offrire un’alternativa sostenibile alla legna da ardere. I droni sono impiegati per piantare fino a 2.000 alberi per ettaro, specialmente in aree colpite da incendi. L’intelligenza artificiale, infine, sta rivoluzionando la prevenzione: grazie all’analisi di grandi quantità di dati, è possibile identificare disboscamenti illegali, prevedere rischi futuri e orientare interventi strategici.
Di fronte a una crisi globale come la deforestazione, servono soluzioni altrettanto globali. E oggi più che mai, aziende e istituzioni, supportate dell’innovazione tecnologica, stanno dimostrando che invertire la rotta è possibile. Servono il coraggio e la volontà di agire.