Le conseguenze che derivano dall’attuale situazione geopolitica, tra cui l’urgenza legata agli approvvigionamenti delle materie prime e in particolare quelle energetiche, hanno ulteriormente aumentato la consapevolezza e sensibilità delle aziende italiane verso la sostenibilità.
Un percorso di sempre maggiore e migliore integrazione della sostenibilità nel business come rivela il report EY “Seize the Change – futuri sostenibili” secondo il quale le imprese italiane si stanno impegnando ad affrontare concretamente il tema della sostenibilità, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. La visione generale della sostenibilità, fino a non molto tempo fa, riconduceva esclusivamente a tematiche ambientali ed ecologiche, mentre oggi la troviamo radicata anche nel settore economico-produttivo e nell’andamento dell’intera società.
Il report “Seize the Change – futuri sostenibili“, si concentra quindi su 5 punti principali che misurano dal punto di vista quantitativo e qualitativo come le aziende italiane si posizionano in termini di piani strategici di sostenibilità, cambiamenti climatici, catena di fornitura, finanza sostenibile ed economia circolare. Tra i dati emersi dal Report, risulta interessante che:
il 69% delle aziende selezionate nella survey ha sviluppato un piano di sostenibilità e nel 44% dei casi (il 6% in più rispetto al 2019), ha previsto un piano strategico con obiettivi quantitativi, anche se solo il 35% di queste imprese ha definito delle tempistiche per il raggiungimento di tali obiettivi.
Seguendo i punti della ricerca condotta da EY possiamo affermare che:
- per rendere la catena di fornitura sostenibile, il 75% delle aziende ha definito obiettivi relativi alla sostenibilità della supply chain;
- per favorire la transizione verso un modello economico più sostenibile, il 35% delle aziende sta sviluppando strategie di investimento finanziario responsabile;
- per promuovere iniziative ad alto impatto sociale e strategie finalizzate all’economia circolare, 19% delle imprese afferma di avere una strategia di economia circolare associata a obiettivi futuri e il 64% delle aziende ha sviluppato iniziative di supporto alla comunità.
“Usciamo da una trasformazione accelerata dovuta alla pandemia ed entriamo in uno scenario completamente diverso a causa delle tensioni geopolitiche. La sfida, che è sempre più urgente e complessa, richiederà uno sforzo congiunto da parte di governi, aziende e persone, giocato in uno scenario sempre più internazionale. Serve visione strategica, capacità di adattamento e focus sull’execution per ricostruire la fiducia. La sostenibilità, a partire dagli approvvigionamenti di materie prime e dalla diversificazione delle fonti di energia, rimarrà tra le priorità più urgenti, portando con sé un ripensamento ancora più profondo dei modelli di business per garantire competitività nel lungo termine”.– ha dichiarato Massimo Antonelli, CEO EY in Italia e Chief Operating Officer EY Europe West.