Pianeta 2021, la sezione de Il Corriere della Sera finalizzato alla narrazione della biodiversità, ha realizzato degli eventi online che vedono il coinvolgimento di musei, centri di ricerca, istituzioni e divulgatori impegnati in un confronto a tema tutela dell’ambiente. Il progetto, infatti, mira non solo a sensibilizzare su soluzioni più sostenibili da adottare, ma anche ad informare sulla diversità biologica che, ad oggi, rimane un argomento poco conosciuto.
Il progetto è stato realizzato grazie ad esperienze vissute in prima persona: ad esempio, fotografo subacqueo, Alessandro Grasso si è immerso per un mese a Capo Noli in Liguria, sperimentando da vicino il cambiamento dell’ecosistema che era stato da sempre popolato da una tipologia di cozze grandi che ora invece rappresentano solo dei gusci vuoti. “Non vedo più tante specie, ma trovo sempre più spesso pesci nuovi, tropicali, specie aliene“, ha affermato il fotografo.
Al Muse di Trento, invece, viene rimarcato il bisogno di agire attraverso un confronto tra passato e futuro: Lucilla Galatà, mediatrice culturale del museo, spiega che la galleria prevede dei tavoli in cui vengono esposte le conseguenze e gli effetti che le azioni dell’uomo hanno sul pianeta, e proprio quello sulla biodiversità include una sezione in cui si parla della situazione attuale e una sezione in cui vengono esposti gli obiettivi futuri.
In Italia è stato realizzato anche il Progetto musei integrati che vede l’impegno di 30 musei italiani con l’obiettivo di creare uno spazio culturale in cui sarà possibile affrontare tematiche specifiche, mentre, a livello internazionale, 193 paesi delle Nazioni Unite hanno approvato l’iniziativa del decennio delle scienze del mare, con la quale è stato delineato l’obiettivo di diffondere una maggiore conoscenza dell’ambiente marino nei prossimo dieci anni e fare in modo che su di esso si concentri l’attenzione dell’agenda internazionale.