I disturbi mentali sono ancora troppo spesso accompagnati da un forte stigma e le persone affette da queste patologie continuano a essere spesso discriminate e isolate dalla società.
Nel 2019 Lundbeck Italia, che da sempre mette al centro le persone che soffrono di disturbi mentali, ha lanciato il concorso di arti grafiche “People In Mind” con l’intento proprio di sensibilizzare sul tema della lotta contro lo stigma nei confronti delle persone che soffrono di questi disturbi.
E ha deciso di farlo tramite l’arte invitando tutti ad esprimere cosa significhi “avere a mente” e “mettere al centro” le persone con disturbi mentali, per stimolare una riflessione sul tema.
Dopo il grande successo della prima edizione, il concorso People In Mind ha visto nascere nel 2020 una nuova edizione con delle novità: un contest di arti visive aperto a tutti e un contest rivolto alle associazioni del terzo settore che si sono particolarmente distinte per aver messo al centro di un loro progetto le persone che vivono con disturbi mentali e/o i loro familiari.
Quattro sono state le categorie di opere d’arte in gara: dipinto, disegno, fumetto e fotografia digitale. Quasi 480 le opere ammesse, di cui 24 le finaliste, e 20 i progetti candidati per il concorso rivolto al terzo settore.
Per valorizzare le 24 opere finaliste, Lundbeck Italia ha pianificato una mostra itinerante in diverse città italiane con l’intento di sensibilizzare ancora di più persone sul tema della lotta contro lo stigma.
Inoltre, fino al 31 dicembre, le 24 opere qui esposte, son acquistabili a scopo benefico sul sito del concorso. Il ricavato di questa vendita sarà infatti devoluto da Lundbeck Italia alle associazioni che si candideranno all’edizione 2021 del concorso per il terzo settore.
Scegli la tua opera preferita e procedi con l’acquisto a scopo benefici qui!
Nel frattempo, il 10 ottobre (Giornata Mondiale della Salute Mentale) il concorso People In Mind di arti visive e per il terzo ha visto nascere la sua terza edizione!
Novità! si aggiunge, tra le categorie in gara, quelle delle “Stories”. Brevi formati video di 60 secondi dove poter esprimere cosa significa “avere a mente” e “mettere al centro” le persone che soffrono di disturbi mentali.