Sostenibilità e innovazione per lo sviluppo del sistema Paese. È il tema al centro della giornata conclusiva dei CeoforLife Awards 2023 – Il mondo che verrà, tenutasi presso la CEOforLIFE ClubHouse di Piazza Montecitorio mercoledì 25 ottobre. Tra i progetti, sono stati premiati quelli che rappresentano “un’eccellenza nell’adozione di soluzioni innovative in grado di affrontare le sfide globali per costruire una società più resiliente, sicura e aperta al futuro”.
A dare il via alla giornata dedicata al tema “Innovation” la presentazione del premio in collaborazione con la Comunità San Patrignano
Giordano Fatali, CEOforLIFE: “Lavoriamo per creare un’Italia migliore con progetti di business sostenibile che siano interaziendali e drafting legislativo partecipato”
Roberto Bezzi, Comunità Agricola San Patrignano: “In queste giornate abbiamo raccontato l’esperienza di vita di San Patrignano, nato nel 1978. Cerchiamo di costruire progetti in collaborazione con le aziende e dare un messaggio di tenere l’uomo al centro dei rapporti”.
Simone Sbarberi, Cooperativa Agricola San Patrignano: “Il percorso è difficile, ci sono difficoltà da affrontare ma una volta affrontate si può vedere la luce in fondo al tunnel. San Patrignano ti aiuta a riprendere in mano la vita”
A seguire interventi istituzionali e delle prime aziende premiate:
Anders Carsten Damsgaard, Ambasciatore della Danimarca in Italia: “Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità è necessario attuare dei cambiamenti a diversi livelli della società”
Fabio Cerchiai, FeBAF – Federazione Banche Assicurazioni Finanza | Vicepresidente UnipolSai: “Gli investimenti sostenibili non rispondono solo a principi etici ma hanno un ritorno anche economico. L’obiettivo di manager responsabili è creare valore investendo con visione di medio e lungo termine”.
Francesco Minotti, Mediocredito Centrale: “Oggi oltre il 26% delle startup proviene dal Mezzogiorno, c’è una potenzialità importante per un’area strategica per il nostro Paese”.
Riccardo Di Stefano, Giovani Imprenditori di Confindustria: “Quando parliamo di giovani e donne il denominatore è la parola futuro e veder decrescere il numero dei nostri concittadini è l’alterego del creare futuro.
Messaggio di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Siete un esempio da emulare perché solo insieme si può compiere la rivoluzione culturale che l’innovazione produce in ogni ambito: organizzativo, produttivo, amministrativo e procedurale”.
A prendere poi posto sul palco sono stati i graditissimi CEO che hanno raccontato le progettualità portate avanti dalle aziende:
Gianluca Landolina, Cellnex: “La sostenibilità è importante ma non deve diventare solo un pregio di stile o qualcosa di fashion. Noi come azienda puntiamo all’equilibrio delle tre P: People, Planet e Profit”.
Christian Simoni, Monnalisa: “Lavoriamo sul tema della sostenibilità dall’origine e non da oggi che è di moda. Vogliamo sfruttare la tecnologia per portare avanti valori di sostenibilità”.
Domitilla Benigni, Elettronica ELT: “Dopo due anni di sperimentazioni abbiamo creato E4Shield. La tecnologia e l’innovazione ci piacciono da sempre”.
Danilo Cattaneo, Infocert: “L’Italia sicuramente è indietro sulla tecnologia rispetto a molti altri paesi però siamo il paese che sta andando più velocemente in questi ultimi anni”.
Marco Gioieni, Allianz Partners: “Allianz Partners non è più una classica compagnia assicurativa ma si posiziona come un compagno affidabile che affianca i consumatori nella vita e nelle sfide di tutti i giorni”.
Nicola Veratelli, Octo Telematics: “Con la tecnologia il nostro obiettivo è mettere a disposizione del pubblico un miglioramento delle condizioni della qualità della vita”.
Valeria Sandei, Almawave: “Partendo dai concetti di sostenibilità ambientale e transizione ecologica, stiamo dando vita a città più vivibili e smart”.
Fabio Pompei, Deloitte: “Noi vogliamo portare avanti iniziative che abbiano un risultato tangibile. Con il nostro programma abbiamo avuto modo di fornire un aiuto concreto in ambito sanitario a moltissime persone in condizioni di fragilità”.
A seguire interventi di:
Enrico Giovannini, professore: “I livello globale la situazione è estremamente grave e anche l’Unione Europea non è totalmente al passo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. In Italia, nonostante una serie di forza contrarie, la consapevolezza su queste tematiche è cresciuta”
Chicco Testa, Presidente FISE Assoambiente: “In Italia non abbiamo lavorato sul punto principale, ovvero che in futuro la maggior parte della popolazione mondiale sarà fuori dall’area OCSE. L’80 % dell’energia primaria nel mondo proviene da fonti fossili; quindi, anche prevedendo una crescita dei consumi globali, le emissioni non diminuiranno. I grandi cambiamenti sono arrivati quando abbiamo introdotto grandi rivoluzioni tecnologiche”
Seconda Round Table dedicata ai CEO e alle progettualità aziendali
Antonio Bagetta, conTE.it: “Siamo riusciti a raggiungere grandi risultati soprattutto grazie a due azioni: spiegare ai nostri dipendenti perché facciamo le cose e spiegargli come farle. Questo serve per avere tutti lo stesso obiettivo, cioè, migliorare la qualità dei nostri prodotti per soddisfare la clientela”.
Eugenio Maria Bonomi, DXC Technology: “Includere chi ha delle neurodiversità nel mondo del lavoro vuol dire includere nuovi talenti che aggiungono valore e opportunità”.
Andrea Fontana, Story Factory: “Il 70% dei progetti di innovazione e di digital transformation fallisce perché non vengono raccontati bene e non si riesce a coinvolgere i pubblici. È necessario un ingaggio sempre più emozionante che implica la costruzione di storie che ispirino, che spieghino e che sappiano argomentare il valore aggiunto”.
Fabio Pressi A2A E-Mobility: “Nel nostro DNA ci sono le città. Partendo da un progetto d’innovazione, abbiamo creato una soluzione per le auto elettriche che garantisce una ricarica diffusa e a bassa potenza. La vera innovazione del progetto consiste nel non dedicare lo stallo alle auto elettriche”.
Giulio Cocci, Elica: “LHOV è un prodotto totalmente nuovo, connesso, fatto di materiali sostenibili e tecnologicamente avanzato. Abbiamo attuato un’innovazione completa anche nell’azienda, partendo dallo spiegare alle nostre persone che cosa significasse questo prodotto”.
Roberto Lazzari, SCAI Partners: “Oggi un’azienda non può non considerare la sostenibilità perché è circondata da soggetti che sollevano queste discussioni”.
Marta Testi, Elite: “Il nostro obiettivo è quello di provare a democratizzare l’accesso alla finanza delle PMI. Servono forme complementari per finanziare progetti che facciano crescere le imprese in maniera sostenibile, spesso i finanziamenti bancari non bastano”.
Terza Round Table dedicata ai CEO e alle progettualità aziendali
Giacomo Lorusso, Jakala Civitas: “Abbiamo contaminato i dati delle città intelligenti con le informazioni dell’ente pubblico per far sì che si costruiscano servizi mirati e strumenti decisionali: con la nostra piattaforma spaziamo dalla sanità a servizi di uso comune”
Maria Cristina Bifulco, Prysmian Group: “Ci piace pensare che la nostra innovazione possa portare benefici non solo a Prysmian ma anche ai nostri clienti”
Fabrizio Negri, Cerved Rating Agency: “Per gli obiettivi 2030 e 2050 c’è bisogno di finanza e chi eroga i finanziamenti deve essere sicuro che i soldi investiti generino un impatto. Abbiamo ragionato su un impianto metodologico delle valutazioni ESG”.
Marcello Cicalò, Bluserena Hotels & Resorts: “Abbiamo lavorato sulla riduzione del 50% nei prossimi tre anni di spreco di cibo e cercheremo di arrivare al net zero entro il 2030. La strada è lunga ma la nostra idea è contribuire alla sostenibilità un passo alla volta”.
Daniele Di Fausto, eFM: “Passiamo dal concetto Headquarter a quello di HubQuarter. Il progetto ora è in fase avanzata, avendo una rete di 300 posti in cui le persone possano incontrarsi, non solo nelle grandi città, ma anche nei borghi grazie al supporto dei Sindaci”.
Giorgio Girelli, Aruba: “I data center sono molto energivori ma prima, la stessa energia, era consumata altrove, come ad esempio nelle aziende. L’innovazione sta nel costruire datacenter che siano il meno impattanti possibile, partendo proprio dalla progettazione”
Pietro Persico, MAGROUP: “Dal 2021 collaboriamo allo sviluppo di un aereo innovativo, progettando un carrello che possa essere monitorato in tempo reale e continuativo. In questo modo riduciamo costi ambientali e di manutenzione”.
Angelo Tofalo AT Agency: “In tutti i progetti la prima parola è sostenibilità: non tutte le aziende sono impegnate su questo e potremmo migliorare come sistema Paese. La vera sfida sulla cybersecurity arriverà nei prossimi anni”.
Federico Protto: “Parlando di innovazione non chiede permesso ai temi normativi: le aziende devono provare a adattarsi”.
Round Table Junior Achievement
Miriam Cresta, CEO Junior Achievement: “Noi abbiamo questo obiettivo: vogliamo fare transizione scuola-lavoro ma in termini di occupazionali”.
Emiliano Rantucci, CEO Avanade: “Dal 2016 noi di Avanade collaboriamo con Junior Achievement. Abbiamo un enorme bisogno di giovani e di nuove idee, per questo progetto mettiamo a disposizione le nostre competenze e le nostre persone, perché ci crediamo. Idee vere, progetti veri, possono diventare imprese”.
Angelo Lombardo, Wash Me Up: “Ho avuto l’opportunità di fondare la mia mini impresa e sono riuscito a capire l’importanza e la responsabilità che si nascondono dietro al ruolo di CEO”.
Maty Gning, CEO ValeU: “Junior Achievement mi ha fatto scoprire la mia passione per l’imprenditorialità. Ho deciso di superare i miei limiti, fare qualcosa che non ho mai fatto e mi sono presa la responsabilità di essere amministratrice delegata della nostra piccola impresa”
Round Table Marchi Storici
Rocco Orefice, Associazione Marchi Storici d’Italia: “Oggi si parla molto di Made in Italy e ci sono aziende di Marchi Storici che sono attive addirittura dall’anno mille. Siamo la parte storica, la radice del Made in Italy”.
Francesco Vena, AD Lucano 1894: “Essere marchio storico significa saper andare oltre i singoli numeri. Come azienda abbiamo una brand awareness fortissima ed è giusto che si sostengano le imprese che ce la fanno da tantissimi anni”
Stefano Crechici, Presidente Modiano: “Far parte dell’Associazione Marchi storici vuol dire consapevolezza ed è molto importante per la vita dell’azienda”
A dare il via alla sessione pomeridiana, l’inspirational speech di:
Kristian Esse, I’mpossibile Ambassador: “L’uomo deve tornare nell’equazione tecnologia perché il mondo tecnologico sta diventando il posto in cui collaboriamo e ci muoviamo. L’attrito deve tornare nella tecnologia perché è nell’attrito che le persone si conoscono”
Round Table Luoghi di Lavoro
Daniele di Fausto, eFM: “Abbiamo costituito un osservatorio che ha riguardato 300000 lavoratori ed enti di ricerca, raccolto osservazioni e fatto sperimentazioni. Il quadro che è emerso è che la politica proattiva al tema del lavoro ha ricadute positive”
Marco Coggi, Head of Group Real Estate, A2A: “Crediamo nel lavoro ibrido come modo di lavorare nel futuro ma è fondamentale forzare delle connessioni, per esempio promuovendo progetti in team”.
Deborah Carrè, Chief Human Resourcer Officer Elica: “Ognuno di noi deve trovare un accordo tra interessi dei clienti e persone che devono produrre qualcosa per i clienti. Molto prima della pandemia noi abbiamo iniziato a parlare di spazi perché ci serviva per la quotazione in borsa. Il nostro spazio si è completamente trasformato e questo ci ha aiutato moltissimo”.
Gianluca Capri, Struttura per la Progettazione, Agenzia del Demanio: “Essenziale la rigenerazione urbana di aree dismesse e abbandonate, che spesso stanno nel centro città e che ora vanno ripensate e stiamo provando a farlo cambiando un po’ il paradigma, ponendo al centro le persone e l’utenza e non le funzioni”.
Enrico Galasso, CEO & Managing Director, Birra Peroni: “Credo che la pandemia abbia messo l’individuo al centro e questo ha cambiato il modo di lavorare. Nel ripensare i nostri uffici siamo partiti dal ricordare i nostri principi e l’obiettivo è stato creare attrattività per le nostre persone”
Riccardo Meloni, Sport e Salute: “Abbiamo capito che l’importanza dei luoghi di lavoro sta nel fatto che rappresentano un pezzo decisivo nelle relazioni umane. Cambiando il luogo di lavoro, si accede il cambiamento culturale”.