Come parte del gruppo Asahi, Birra Peroni aderisce ai Sustainable Development Goals sanciti dall’Onu e si impegna concretamente per accelerare gli sforzi volti al raggiungimento di tali obiettivi attraverso LEGACY 2030, un ambizioso piano, articolato su sei macro-obiettivi, che impegna tutte le aziende del gruppo.
Si punta innanzitutto a diventare carbon neutral all’interno dei birrifici e a collaborare con tutti i partner per ridurre del 30% l’impronta di carbonio lungo l’intera catena di approvvigionamento entro il 2030, puntando alla carbon neutrality entro il 2050.
La decarbonizzazione passa anche dall’uso di energia da fonti rinnovabili per alimentare i tre stabilimenti di Bari, Padova e Roma all’impegno ad utilizzare entro il 2030 solo fonti di approvvigionamento idrico sostenibili e packaging circolare, riducendo gli imballi in plastica del 25% già dal 2025, fino all’impegno ad utilizzare il 100% di materie prime coltivate in modo sostenibile, un obiettivo che Birra Peroni persegue promuovendo pratiche agricole sostenibili e innovative per la propria filiera agricola, anche grazie alla collaborazione con start-up e centri di ricerca universitari.
Ma non solo.
Birra Peroni si impegna anche sul piano dell’inclusione sociale e del consumo responsabile. Il piano contiene infatti l’impegno a mantenere una quota uguale di donne e uomini in posizione di leadership (già oggi il leadership team di Birra Peroni è composto al 50% da donne) e a raggiungere una quota del 20% di prodotti non alcolici nel proprio portafoglio di offerta, per sensibilizzare i consumatori su modelli di consumo alternativi e più responsabili.
Un piano ambizioso e articolato insomma, che rappresenta il contributo che Birra Peroni e Asahi vogliono portare alla transizione sostenibile, nella convinzione che un futuro migliore passi dalla sempre più stretta collaborazione con tutti gli attori della filiera: agricoltori, clienti, fornitori, collaboratori e comunità.