Si è da poco conclusa l’edizione 2022-2023 del bando Research to Care – Oncology Edition, promosso da Sanofi e dedicato quest’anno alla ricerca contro il tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC). Il bando era rivolto a Università, Ospedali, IRCCS, o altri enti di ricerca, pubblici o privati, con sede nel territorio italiano, ed ha messo a disposizione un primo premio dal valore di 100.000 euro e due menzioni speciali da 10.000 euro ciascuna.
“In oltre 50 anni di storia – ha commentato Marcello Cattani, Presidente e AD Sanofi Italia – la nostra ricerca ci ha permesso di raggiungere importanti traguardi con scoperte scientifiche al servizio dei pazienti. Un impegno che non si ferma e che, nel campo dell’oncologia, ci vede impegnati per lo sviluppo di una nuova generazione di terapie antitumorali. Quella contro i tumori è una lotta che non si può affrontare da soli: è per questo che siamo davvero orgogliosi di poter supportare e promuovere progetti di ricerca indipendente dall’alto valore innovativo che potranno a lungo termine contribuire a migliorare significativamente la condizione e la qualità di vita dei pazienti con tumore al polmone”.
Una Giuria indipendente di esperti presieduta dalla Prof.ssa Silvia Novello, Professore Ordinario di Oncologia Medica dell’Università degli Studi di Torino, Responsabile del Reparto di Oncologia Polmonare presso AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) e Presidente dell’Associazione WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) Onlus ha designato i vincitori.
Il premio da 100.000 euro è stato assegnato al progetto “Dissecting the Impact of Orphan Genomic Alterations (OGAs) in advanced Non-Small Cell Lung Cancer (NSCLC)”, proposto dalla Dott.ssa Giulia Mazzaschi, Università degli Studi di Parma – Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Le due menzioni speciali rispettivamente al progetto di trasformazione digitale del Dott. Damiano Caruso, del Dipartimento di Scienze Medico-Chirurgiche e Medicina Traslazionale dell’Università di Roma “La Sapienza” e il progetto di ricerca preclinica proposto dalla Prof.ssa Chiara Nardon, Università degli Studi di Verona – Dipartimento Biotecnologie.